Io non mi sento

Abbiamo tutti così paura di perdere la nostra identità, i nostri nomi e tutto ciò che sappiamo su di noi che ci attacchiamo a qualsiasi cosa che ci faccia dire “queste sono le caratteristiche che mi rendono una vera donna / un vero uomo / una vera madre / un vero padre / un vero italiano e guai a chi me le tocca”.
Però poi non conosciamo la storia, che è l’unico vero certo modo di sapere chi siamo. Attenzione, ho detto “conosciamo” e non “ricordiamo” perché alla maggior parte di noi durante la scuola dell’obbligo non è stato insegnato che Cristoforo Colombo arrivava a distruggere civiltà fiorenti, che l’impero coloniale italiano è sorto e ha perdurato su laghi di sangue e che nella Bauhaus c’erano donne e queer. Non ci è stato insegnato – e mica do la colpa alle istituzioni o ai maestri, magari c’era la voglia ma non ce n’era il tempo – a osservare entrambi i lati della medaglia, a chiederci se magari non ci fosse qualcuno già prima del nostro passaggio, se non ci fosse un altro modo di fare le cose, se per caso le grandi narrazioni epiche non fossero altro che una sfumatura più intellettuale del panem et circenses.
A volte mi chiedo se semplicemente non basti vivere una condizione di vita che in qualche modo sia precaria, escludente, che ti rende irrimediabilmente diverso dagli altri e che fa sì che tu non possa più nasconderti, per farci capire che nulla di ciò a cui ci aggrappiamo ha veramente senso. Le certezze, i bianchi e i neri che ci hanno insegnato le nostre figure educative quando eravamo piccoli (e che poi abbiamo continuato a insegnarci da soli quando siamo stati più grandi), i punti cardine del nostro essere donne / uomini / madri / padri / italiani rivelano la loro vuotezza davanti a un universo così diversificato, multiforme e libero. La nostra identità non esiste, l’universo sì. E sì, questo pensiero è più forte del vostro struggervi per le donne senza utero, per l’importanza della statua di Montanelli, per la storia cronologica del nome di un formato di pasta, per i conquistadores, per Ulisse, per i taxi del mare, per…