Archivio tag: Walt Disney

Come d'incanto

Giselle: da dove arriva l’acqua?
Robert: beh… l’acqua… l’acqua arriva dai tubi.
Giselle: e i tubi dove la prendono?
Robert: ah, non lo so da dove prendono l’acqua, i tubi…
Giselle: ah! è una magia!

segretaria: non riesco nemmeno a trovare questo posto da dove viene…
Robert: quale posto?
segretaria: Andalesia.
Robert: Andalasia!
segretaria: sì, è lo stesso. ho telefonato alle agenzie di viaggio, alle linee aeree. non so se sia uno stato o una città.
Robert: non può essere uno stato.
segretaria: più che altro è uno stato mentale. dunque, lei mi ha detto che è subito dopo i prati della gioia e la valle della contentezza!

I racconti dello zio Tom

quelli che non imparano niente da un racconto sugli animali sono esseri a cui le cose entrano da un orecchio e escono dall’altro oppure troppo occupati a badare ai loro guai.

 – vuol dire che te ne vai per sempre?
 – sìssignore.. auch!! [si pesta un dito con un martello] ecco, lo vedi? questo posto mi ha procurato sempre un saaacco di guai e quindi se me ne vado da questo posto se ne vanno anche i guai.
 – lo sai che non si può sfuggire ai propri guai.
 – eh, ma dove vado io non ci sono guai!
 – non esiste un posto così lontano.

ディズニーランド:子供の夢は実現されます!(Dizuniirando: kodomo no yume wa jitsugen saremasu)

Disneyland: si realizza il mio sogno di bambina

all私の一番自分で写真:完璧!
(watakushi no ichiban jibun de syashin: kampeki!)
la mia prima foto auto-fatta: perfetta!

in posa da fantasiaとても魔法使いの弟子らしい私
(totemo mahoutsukai no deshi rashii watakushi)
la sottoscritta in posa molto da Apprendista Stregone – ovvero il mio mimetismo ci mette poco a fuoriuscire alla prima occasione.. =)

it世界はひとつの時計
(sekai wa itotsu no tokei)
l’orologio di “è un mondo piccolo” – per gli intenditori: ricordate le canzoncine che Zazu canta per passare il tempo quando è ingabbiato da Scar nello scheletro di qualche animale morto? sono “ho dieci noci di cocco splendide, tuturutu” e “èèèè un mondo piccolo..”; e la seconda è la canzoncina per bambini da cui è tratta questa attrazione. il nome inglese, che campeggia all’entrata, è “it’s a small world after all”. è la mia attrazione preferita! in un’atmosfera megagioiosa e megainfantile si avanza su una barchetta in mezzo a tantissime bambole vestite coi costumi tipici di quasi tutti i paesi del mondo (l’Italia è rappresentata da un gondolierino) che cantano la suddetta canzone ognuno nella propria lingua. è UN MONUMENTO ALLE COSE CARINE!!

alice e il biaconiglioアリスと白うさぎ(うしろで白雪姫は飛んでいます!)
(arisu to shirousagi [ushiro de shirayukihime wa tondeimasu!] )
Alice e il Bianconiglio (e dietro Biancaneve sta volando!) – quanto ho dovuto rincorrerli per fotografarli! però che belli che erano tutti! oltre ad Alice c’erano anche: Biancaneve con tutti i sette nani dietro (che ricordava molto la sottoscritta al suo esame orale =), la principessa Aurora col principe Filippi, Cenerentola e Belle. ERO UNA BAMBINA FELICE!

io e la gallinella al parchetto小さくて黄色雌鳥のうえに
(chisakute kiiro mendori no ue ni)
sopra la gallinella gialla – nella zona giochi c’erano tantissimi animale morbidi, fra cui anche un elefantino rosa e una giraffina viola, ma tutti i bambini me li fottevano prima che io riuscissi a montarci sopra per fare la foto! maledetti. la gallinella è stata l’unica che mi hanno concesso..

scoutini!プーさんの小さいスカウト!!
(puu-san no chiisai sukauto!)
lo scoutino di Winnie the Pooh!! – gemellaggio scout italiani-scout di Winnie the Pooh: non siamo bellissimi!? (da notare il fatto che Winnie the Pooh in jappo si chiama Pooh-san, ovvero il signor Pooh.. eheh)

scene di vita quotidiana (?!)

Osvaldo (che fra l’altro, pronunciato alla giapponese è tutt’altra cosa.. suona più tipo "Ozvardo" ed è decisamente più ad effetto) è al parco che sta imparando ad andare sui rollers. solo che, povero, è megaimbranato e casca sempre. ad un certo punto cade per l’ennesima volta e rimane per terra con tutti e 4 i tentacoli, sui quali ha indossato rollers, all’aria. secondo voi chi potrà arrivare ad a consolarlo? ma, ovviamente, un pupazzo di neve con un aquilone sotto il braccio! ..non c’è neanche da chiederlo..

 

Ti sorprenderà, come il sole ad est… quando sale su e spalanca il blu dell’immensità…

Ho un disperato bisogno di affetto vero.. affetto tangibile e che cresce man mano fino a scoppiare quasi. Vorrei qualcuno che ne sapesse più di me, che sapesse porre freno alla mia voglia di scappare, che mi legasse per sempre al suo destino. Un poeta, un mescolatore di pensieri, un musico, un mescolatore di suoni. Perché son stata dietro a geometri e a rozzi cafoncelli di basso grado? Forse per un impulso primordiale più che per altro. Vorrei un essere umano capace di trascinarmi via da tutto. Che sia uomo o donna è indifferente. Ma ci deve essere da qualche parte qualcuno capace di far ciò. Qualcuno che faccia concludere il mio viaggio dentro il bosco, che mi faccia finire nel castello del principe arabo, che mi attenda seduto su un cuscino soffice e vellutato. Che mi faccia spogliare delle mie vesti logore e che mi dia abiti da principessa, che chiami le ancelle per farmi pettinare. Che mi baci sulla fronte. E che mi osservi mentre dormo. Che mi faccia diventare una principessa così bella che anche i sogni vogliono rubarla. Avrei tanto da dare, se solo qualcuno volesse riceverlo. Devo smetterla di buttarmi via solo perché penso che nessuno mi vorrà mai. Coerenza (mia) vuole che l’attesa sia lunga, ma alla fine fruttuosa. Intanto il mio piccolo cuore deve stare attento a non cadere come suo solito nello scarso e nel banale. Spero nell’aiuto (che già mi è stato offerto e che io ho rifiutato.. scusatemi di cuore) di chi, sotto forma di lumachina luccicante e apprensiva, cammina sotto il mio letto. Spero nel futuro.

 

Accade che ora io faccia una versione e poi rampi dalla Michy (una delle mia bambine del reparto) e sapete che facciamo? CI PREPARIAMO IL BALLETTO DELLA MUSICA INIZIALE DI LILO E STICH!! Non è stra-esaltante? Solo che voi, poveri sfigati, non lo vedrete mai! (tolta l’Annina, che avrà questo piacere)… dobbiamo anche inventarci il costume… sarà da stra-ridere!! …aloha…

 

Ha`aheo ka ua i nâ pali
Proudly by the rain in the cliff
Ke nihi a`e la i kanahele
The creeping silently and softly up the forest
E uhai ana paha i ka liko
Seeking perhaps the bud
Pua `âhihi lehua a o uka,
Flower âhihi lehua of inland.

 

Hui

(Chorus):Aloha `oe, aloha `oe
Farewell (to) Thee, farewell (to) Thee
E ke onaona noho i ka lipo
Sweet fragrance dwelling in the dark forest
“One fond embrace”, a ho`i a`e au
One fond embrace, before I now leave

 

“Until we meet again.”

 

 …Solo uno spuntino! TI SBATTIAMO GIÙ IL BOTTINO

…ma se vuoi tu puoi restaaaaaaaaaaaaaaaare…

(altre citazioni auliche e forbite… ma chissà dove le avrò pescate queste… eh!eh!eh! potete chiederlo alla Franceschina, se volete!!)

Oggi se non mi telefona mi incazzo e gli telefono io… oh insomma! Vedo di comunicare con lui a metà mattinata (farlo prima sarebbe stato impossibile: non penso sia stato sveglio!! Anche se ha ancora tutti i compiti da fare… sicuramente stava dormendo di qualche suo bel sonno chimico!) se no mi faccio telefonare/gli telefono stasera quando torno dalla Lussi! Così mettiamo in chiaro le cose!! La notte passata ho fatto un sogno assurdo.. cioè che the Petrignos (tipo “the simpsons”, perché il suo cognome è Petrigno) erano ancora a Bergamo ed era arrivato il momento di andarsene e c’erano tutti gli addii vari. Con una sola piccola, minuscola variante: il Rozzo non era il Rozzo! Bensì era il VISCONE!! (“guarda, una stella cadente!” “dove, di là?” “no, dall’altra parte. Ho sonno. Buonanotte.”). E non solo era il Viscone, ma era per giunta un Viscone figo che suonava la chitarra in un gruppo stra-famoso (il cui video passava addirittura ad MTv.. e nel video però era biondo. Quando gli chiedevo spiegazioni.. “sono le luci di scena”.. ma ti pare?). Questo sogno mi inquieta.. penso che non glielo racconterò al Rozzo. Glielo abbuonerò, come l’altro sogno che ho fatto anche quello poco dopo essere stata col Rozzo. Un sogno anche quello a dir poco inquietante, per vari. È quindi giunto il momento per me di raccontarvelo. Da un momento all’altro mi ritrovavo incinta. E il padre chi era? Non il Rozzo (eravamo già insieme e giusto qualche giorno prima l’avevo sognato, tipo che eravamo in campeggio vicini di tenda, tutti carini-ini) ma FASO.. sconvolge la cosa, eh? E tipo che, quando nasceva il bambino, Faso era tutto stra-carino! Era un padre veramente affezionato e tutto tenero. Ecco, questo sogno, quando poi ho sentito il Rozzo (belli i tempi in cui mi telefonava tutte le sere, eh?SIGH SIGH SIGH) l’ho tralasciato…

Auguratemi buona fortuna per il test di mate… ci riaggiorniamo a stasera (e stasera, oltre a scrivere qui devo andare a guardare il risultato di mio padre… sarà ammesso al corso di laurea? Lo spero… così non dovrò essere l’unica a sbattermi a studiare in questa casa..!)      un bacio