stiamo tutti aspettando con impazienza il dischiudersi di un bocciolo. ogni giorno, appena alzata, il primo pensiero è per la mia Rosa che si sta aprendo, che di minuto in minuto mostra qualche millimetro di rosso in più. sono quasi dispiaciuta di dovermene andare a bergamo, perchè per ben due mattine non sarò qui a guardarla esprimersi, per ben due mattine non potrò darle da bere, per ben due mattine non potrò fotografare le bellezze che mette in mostra. è un'attesa accorata, alla quale costringo la coinquilinanza e la lontananza, ma sono sicura che nello sbuffare di qualcuno si cela il sorrisino di qualcun'altro. perchè qui, a volte, mi si accorda gratuitamente! e la cosa fa sorridere, fa famiglia, fa felici. vivo in un posto in cui mi si ascolta, qualunque cosa lunga e/o noiosa abbia io da dire; vivo in un posto in cui mi si accompagna, in qualunque posto io debba andare e poi tornare e poi ritornare; vivo in un posto dove tutto quello che accade sembra accadere per caso, nessuno ha scelto di vivere qui ma c'è qualcosa che ci trattiene perchè anche se non c'è amore a volte a volte c'è qualcos'altro. e poi invece a volte c'è proprio Amore, e allora non c'è bisogno di farsi altre domande in proposito. faccio un mucchio di cose, e non ce n'è una che non mi piaccia! seguo le lezioni, preparo da mangiare, invito la gente a pranzo a merenda a cena, seguo seminari sui titoli di testa dei film, guardo e giudico cortometraggi, vado in biblioteca, preparo l'attività per i lupi, iscrivo i bambini alle piccole orme, sto sveglia fino a tardi, guardo telefilm americani, sento al telefono la mia famiglia, leggo, scrivo un post sul blog. e in tutte queste mille cose cerco sempre di essere presente a me stessa, centrata sui miei valori umili et ecosostenibili, ma anche coraggiosa nello spingere lo sguardo oltre – in mancanza di siepi – la suddetta Rosa.
Queste parole mi veleggiano sopra le regole.